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«... il libro l’ ho ‘sperimentato’ in prima persona a tutti i livelli: come prodotto su un supporto dalla storia millenaria, oggetto di conservazione e circolazione del sapere; come manufatto tipografico; come veicolo testuale; come testimone di una storia culturale che è storia materiale e storia delle idee; come parte di un insieme stratificato e organizzato di altri libri che è la biblioteca».

(da Maria Gioia Tavoni, Percorsi minimi: biblioteche pubbliche e private in età moderna, Bologna, Pàtron, 2006, pp. 11-12)

Curriculum Maria Gioia Tavoni

tavoni4Ha diretto dal 1973 al 1983 la Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza interessandosi in quegli anni prevalentemente di temi archivistici e di storia medioevale; professore associato all’ Università di Pisa, ha insegnato dall’a.a. 1987-88 all’ Università di Bologna, dove è stata professore ordinario di Archivistica Bibliografia e Biblioteconomia nel raggruppamento MSTO/08. Oltre a numerosi saggi, ha al suo attivo diverse monografie nel settore della storia del libro, fra le quali Dal banco del libraio allo scaffale del giurista (1993) e Precarietà e fortuna nei mestieri del libro in Italia (2001). Con Alberto Beltramo ha scritto e pubblicato il volume I mestieri del libro nella Bologna del settecento (2013).

Ha curato varie pubblicazioni: insieme con Françoise Waquet Gli spazi del libro nell' Europa del XVIII secolo (1997) e, chiamando a collaborare i più qualificati specialisti, Un intellettuale europeo e il suo universo: Vincenzo Coronelli (1650-1718), (1999).

Ha concluso ricerche di storia delle biblioteche, non unicamente italiane, d’età moderna e contemporanea, traghettate alle stampe con il titolo di Percorsi minimi (2006).

Su incarico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha pubblicato nel 2004, per i tipi del  Poligrafici dello Stato, l’edizione commentata dell'inedito di Albano Sorbelli Corpus Chartarum di documenti di storia della stampa a Bologna fra Quattro e Cinquecento, in collaborazione con Federica Rossi e Paolo Temeroli.

Ha partecipato a numerosi convegni italiani e stranieri.

pasion arteStudiosa prevalentemente del secolo dei Lumi ha iniziato diversi anni fa ricerche sugli indici compiendo un profondo excursus storico dal Quattrocento ai primi dell' Ottocento che si è tradotto in Circumnavigare il testo (2009), dedicato agli indici in età moderna, volume tradotto in spagnolo e uscito per l'editore Trea di Madrid nel 2020.

È stata ideatrice e condirettrice, con il compianto Marco Santoro, della rivista «Paratesto» a partire dal n.1-2004 fino n.8-2011.

Ha ideato e diretto, insieme con Paolo Tinti e Paola Vecchi, la rivista anche online «TECA» (Testimonianze, Editoria, Cultura, Arte), fino al n.5-2014.

Dal 1987 al 1996 ha fatto parte del Comitato scientifico, presieduto da Mario Saccenti,  per la nuova Edizione nazionale delle opere di Giosue Carducci. 

È tra i membri fondatori della Società Italiana di Sienze Bibbliografiche e Biblioteconomiche (SISBB), Roma, ed è stata membro nel primo Cosiglio 2011-2014.

Sin dagli anni faentini ha ideato e realizzato importanti mostre volte a far conoscere il patrimonio librario italiano. A Bologna, dopo l’esposizione dedicata al paratesto, curata con Marco Santoro e Biancastella Antonino e affiancata dal relativo catalogo Sulle tracce del paratesto (2004), nel settembre del 2007, con Giuseppe Olmi e Biancastella Antonino, ha dato vita ad una nuova idea espositiva, unita al catalogo, Il libro illustrato a Bologna nel Settecento (2007). È stata curatrice della mostra e del relativo catalogo insieme con Graziano Campanini, Nuovi mondi: Gianni Cestari dialoga con Vincenzo Maria Coronelli (2010).

Ha diretto la collana Lyceum per l' editore Pàtron di Bologna e, insieme con Paolo Tinti, quella di anastatiche Bibliografia e storie del libro e della stampa dell' editore Forni di Sala Bolognese.

È stata membro del Collegio dei docenti del dottorato in Italianistica di Bologna e di quello in Scienze librarie e documentarie della Sapienza di Roma e ha tenuto lezioni in altri importanti dottorati.

Ha collaborato con Umberto Eco al Master in editoria cartacea e multimediale della Scuola Superiore di Studi Umanistici di Bologna insegnando Storia del libro.

Ha preso parte a qualificati progetti di ricerca internazionali, in particolare francesi e spagnoli. Figura tra i soci della Associazione Italiana Biblioteche; della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, della Società Torricelliana di Faenza e della Società italiana di studi sul secolo XVIII; è accademico della Accademia Pascoliana di San Mauro, nonché membro del Centro Studi Muratoriani di Modena. È membro della società spagnola SEMYR, della Society for Eighteenth-Century Studies e della Renaissance Society of America.

3 tavoniHa promosso la fondazione del Cerb (Centro di Ricerca in Bibliografia) di cui è stata responsabile scientifico, attivato nel 2006 all’ interno del Dipartimento di Italianistica.

Ha rivestito il ruolo di responsabile scientifico della Biblioteca di Italianistica dell’Università di Bologna ed è stata membro del Comitato Genus Bononiae, il percorso culturale, artistico e museale della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Il suo libro Pascoli e gli editori scritto insieme con Paolo Tinti ha ricevuto il Fiorino d'oro al XXX Premio Firenze per il migliore libro di saggistica uscito negli ultimi tre anni.

Il libro Torchi e stampa al seguito (2016) scritto insieme con Alessandro Corubolo, ha ricevuto la segnalazione d’onore al XXXV Premio Firenze. Il volume, tradotto in spagnolo, è uscito nel 2020 per la casa editrice argentina Ampersand nella collana curata da Antonio Castillo Gómez.

Ultime sue brevi monografie: Riproporre il silenzio per le Contemplazioni di Arturo Martini, Faenza, F.lli Lega, 2017; Le angosce di Luciano De Vita ricomposte nei suoi libri d'artista, Bologna, Pendragon, 2019 hanno ricevuto molta attenzione da parte della critica specialistica. 

Attualmente sta presentando in diverse realtà il suo ultimo volume Storia di libri e tecnologie. Dall'avvento della stampa al digitale, Roma, Carocci, 2021, che ha contribuito al prestigioso premio Premio Firenze conferito, fuori concorso, alla carriera con medaglia del Senato della Repubblica Italiana, e con motivazione: "Per una vita di docenza ai massimi livelli in Storia del Libro confluita in un volume esemplare - STORIE DI LIBRI E TECNOLOGIE dall'avvento della stampa al digitale - , summa di grande dottrina e di uno straordinario magistero".